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Aratura arcaica a Sperone nella Marsica.
I lavori agricoli, in alcune zone della nostra penisola subiscono
una evoluzione lentissima e conservano forme e costumi radicati in
lontanissime tradizioni |
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Raccolta e battitura con bastoni del grano saraceno a
Teglio Valtellina.
Molti piatti tipici Valtellinesi: i pizzoccheri, la
polenta taragna, e magari i rospi sono a base di farina negra. |

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Un mandriano sale con il mulo ad un’alpe della Val Masino in Valtellina.
"In queste montagne non si può montare che a quattro piedi…"
annotava il grande Leonardo avendo negli occhi immagini come questa. |

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Fienaggione in Val Venosta a nord di Bolzano.
Forche e rastrelli sono attrezzi che anche donne e bambini sanno usare con
perizia, dovendo sostituire spesso gli uomini emigrati Oltralpe. |

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Pastore sardo sull’altopiano di Buddusò nel Sassarese. |

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Mungitura serotina in un ovile sui pascoli della
Ciociara - I°
I costumi dei pastori sono abbastanza omogenei in tutte
le regioni, caratterizzati dalla elementarità di tale vita e dal
continuarsi di eguali condizioni di ambiente e di esistenza. |

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Mungitura serotina in un ovile sui pascoli della
Ciociara - II° |

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Attrezzi per mescolare il latte all’Alpe Lova sopra
Bormio in Valcamonica.
Ogni attività umana ha inventato e perfezionato
attrezzi di lavoro semplici e, al tempo stesso funzionali. |

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La Ciociara con le sue selve e i valloni incisi dalle
acque è uno dei più affascinanti paesaggi dell'Italia centrale.
Il pastore all’antica con in dosso la manta (corto
mantello), i guardamacchia (cosciali) e l’ombrellone può essere un
incontro ancora possibile. |

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Produzione del formaggio: la casera all’Alpe Lova in
Valcamonica |

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Produzione del formaggio: un pastore di Arzachena, in Gallura, con il pecorino sardo. |

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La Zangola per fare il burro azionata con un’ingegnosa
canalizzazione dell’acqua, all’alpe Prabello in Valcamonica |

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Le braccia sono sempre disponibili, magari a turno per
far funzionare la Zangola a mano in Val Polschiavina "Val Malenco" |

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Stampo per burro all’Alpe Zocana in Val S. Giacomo.
Il burro estratto dalla Zangola viene formato su questi
stampi, che diventano così vero marchio per individuarne la provenienza. |

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Mercato del bestiame a Delebbio Valtellina.
Il mercato si svolge in novembre quando i lavori
agricoli sono terminati e gli armenti hanno lasciato gli alpeggi estivi. |

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Fiera dei cavalli di razza Avelignese in ottobre a
Somaggia nel piano di Chiavenna |
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Sugli altipiani di Arcinazzo, il mestiere di
taglialegna viene esercitato all’antica e i muli sono necessari compagni
di lavoro. |

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Boscaioli del monte Amiata.
La loro vita e segnata da una lunga fratellanza con i
faggi e i castani dei fitti boschi che ricoprono il monte. |

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Boscaioli del monte Amiata. |

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Nei luoghi meno impervi, come nei boschi di faggi,
castagni e cerri che incoronano il piccolo lago di Martignano vicino a
Bracciano, il trasporto della legna si fa adeguandosi al lento passo dei
buoi. |

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Contadini marchigiani di Castelfidardo trasportano il
fieno verso l’insediamento invernale. |

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A Pieve Porto Morone, lungo il Po.
L’orizzonte è come
imbrigliato dalla verde e tremante fila di pioppi. I piccoli lavori, come la concimatura con additivi
chimici, viene eseguita a mano. |

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Affilatura della falce con pietra cote nella bassa
Cremasca. |

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Mietitura a mano sulle "crete" Senesi.
Un meticoloso recidere delle spighe quasi una ad una
perché nulla vada perduto. |

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Un goto di vino per mandar giù la polvere durante la
trebbiatura in una cascina di Cologno al Serio in provincia di Bergamo.
Questo tipo di trebbiatrice, che appartiene ormai all’archeologia
meccanica, veniva trasportata di cascina in cascina, o anche sulla piazza
del paese, dove veniva "battuto" il grano dei diversi proprietari. |
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Antica ruota di mulino a Torre Pallavicina nella
Bergamasca.
L’acqua viene incanalata e fatta precipitare sulla
ruota a pale collegata alle macine per mezzo di ingranaggi. |

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Il mulino di Agostino Vanini a Caneggio "Val Muggio". |

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Interno di un antico Mulino ad acqua a Cerveno in Val
Camonica. |

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Forno a legna per la cottura del pane a Neive in
Piemonte. |

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Mondine al lavoro nel Vercellese.
Nelle due province piemontesi di Novara e Vercelli si
raccoglie circa il 60% della produzione risicola italiana. |

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Mondine al lavoro nel Vercellese.
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Vendemmia sulle colline del Chianti fra Firenze e Siena.
Il famosissimo "chianti" non è un vitigno; il rosso e antichissimo vino
che porta questo nome "pare che già fosse conosciuto così nel 790 dell’era
nostra" è il frutto delle uve di quattro vitigni, percentualmente
combinate in dosi diverse a seconda delle zone di produzione. |

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Vendemmiatrici a Manduria nelle Murge Tarantine.
Se, nel
mondo contadino e pastorale, ogni raccolto è una festa, la vendemmia ne
è la regina. |

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Pigiatura arcaica delle uve nel tino a San Giacomo in
Valtellina |

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Buonconvento: "vinattiere" toscano con le sue
uve sulla porta della cantina. |
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Raccolta degli agrumi a Fiumefreddo di Sicilia in
provincia di Catania.
Non si può dire, forse, di aver visto la Sicilia se
non s’è ammirato lo spettacolo dei grandi agrumeti durante il raccolto.
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